I tornanti del Piccolo Stelvio |
Ancora una decina di Km costeggiando il torrente Tidone con la strada che punta lentamente ma inesorabilmente verso l’alto passando per Nibbiano dove la strada si impenna ulteriormente e si arriva a Caminata pronti per affrontare la scalata del Piccolo Stelvio.
In circa 4 Km si sale velocemente su una strada tutta a tornanti, da cui il nome dato dai ciclisti, con una bella vista sulla diga Molato della Val Tidone.
Diga del Molato |
Si scollina a Pometo dove e’ previsto il ristoro e poi si prosegue per conquistare la cima più alta della giornata posta a quota 600 metri del Passo Carmine. In cima, arrivati al Belvedere si lascia di nuovo la strada principale per seguire le indicazioni per Ruino imboccando una divertente e tortuosa stradina che in circa 4 Km in discesa ci riporta alla diga del Molato. Sempre con la strada che scende, si rimane sulla statale della Val Tidone e si passa di nuovo da Caminata e Nibbiano ripercorrendo in senso opposto la strada dell'andata per riprendere il percorso del medio una volta giunti a Trevozzo dove questa volta si deve svoltare a sinistra.
Di nuovo la strada inizia a salire regolare in direzione di Montalbo, salita pedalabile dominata dalla cupola della chiesa di San Cristoforo, dove i partecipanti potranno rifornirsi al ristoro.
Poco più avanti uno stappo secco ma corto porta i corridori a scollinare in direzione Vicobarone.
Da lì una lunga e veloce picchiata passando da Ziano Piacentino porta alla Moretta facendo perdere quota. Altra deviazione a sinistra e si segue la stradina stretta e insidiosa che porta a scollinare a Crosignano con la sua salita corta ma impegnativa. Subito dopo si riprende la veloce discesa in direzione Castel San Giovanni ma poco prima si svolta a sinistra per imboccare la strada del Pradello dove si trova un’altra piccola asperità da superare prima di arrivare al sulla strada del Merlino dopodiché arrivati in fondo, al bivio per Rovescala, il percorso si riunisce.
Poco più avanti uno stappo secco ma corto porta i corridori a scollinare in direzione
Più avanti si lascia la provinciale e si svolta a sinistra per imboccare la salita di Mondonico, piccola Frazione di San Damiano al Colle, centro agricolo circondato dai vigneti; qui la strada si fa più impegnativa e la salita si impenna all’improvviso con punte del 13% fino ad arrivare alla chiesa di San Giovanni Apostolo dove poi si inizia a scendere per ritornare sulla strada che porta a Rovescala. Si scende fino alla Frazione Braccio e al bivio si svolta a sinistra per risalire la valle fino a Montù Beccaria dove è previsto il ristoro. Le fatiche sono finite e la strada scende velocemente verso Stradella anche se non manca qualche piccolo e insidioso dislivello da superare. Si torna a superare il ponte del Grande Fiume questa volta a Spessa Po e subito si svolta a destra per attraversare la cittadina di San Zenone al Po che ha dato i natali al grande Gianni Brera. Si continua su questa stradina movimentata dagli argini del Po e si sbuca a Corteolona per ritornare sulla Statale che porta a Santa Cristina per poi riprendere il percorso a ritroso fatto all’andata ed arrivare a Monteleone. Anche qui, ritroviamo un brevissimo strappetto, in stile Fiandre, che darà una ulteriore stilettata ai muscoli dei meno preparati e finalmente si potrà vedere il cartello dei -5 Km al traguardo che scorreranno veloci sul Miolungo percorso in leggera discesa e che porta all’Arrivo presso il Cupolone di Sant’Angelo Lodigiano.
Di nuovo la strada inizia a salire regolare in direzione di Montalbo, salita pedalabile dominata dalla cupola della chiesa di San Cristoforo, dove i partecipanti potranno rifornirsi al ristoro.
Da lì una lunga e veloce picchiata passando da Ziano Piacentino porta alla Moretta facendo perdere quota. Altra deviazione a sinistra e si segue la stradina stretta e insidiosa che porta a scollinare a Crosignano con la sua salita corta ma impegnativa. Subito dopo si riprende la veloce discesa in direzione Castel San Giovanni ma poco prima si svolta a sinistra per imboccare la strada del Pradello dove si trova un’altra piccola asperità da superare prima di arrivare al sulla strada del Merlino dopodiché arrivati in fondo, al bivio per Rovescala, il percorso si riunisce.
Poco più avanti uno stappo secco ma corto porta i corridori a scollinare in direzione
Più avanti si lascia la provinciale e si svolta a sinistra per imboccare la salita di Mondonico, piccola Frazione di San Damiano al Colle, centro agricolo circondato dai vigneti; qui la strada si fa più impegnativa e la salita si impenna all’improvviso con punte del 13% fino ad arrivare alla chiesa di San Giovanni Apostolo dove poi si inizia a scendere per ritornare sulla strada che porta a Rovescala. Si scende fino alla Frazione Braccio e al bivio si svolta a sinistra per risalire la valle fino a Montù Beccaria dove è previsto il ristoro. Le fatiche sono finite e la strada scende velocemente verso Stradella anche se non manca qualche piccolo e insidioso dislivello da superare. Si torna a superare il ponte del Grande Fiume questa volta a Spessa Po e subito si svolta a destra per attraversare la cittadina di San Zenone al Po che ha dato i natali al grande Gianni Brera. Si continua su questa stradina movimentata dagli argini del Po e si sbuca a Corteolona per ritornare sulla Statale che porta a Santa Cristina per poi riprendere il percorso a ritroso fatto all’andata ed arrivare a Monteleone. Anche qui, ritroviamo un brevissimo strappetto, in stile Fiandre, che darà una ulteriore stilettata ai muscoli dei meno preparati e finalmente si potrà vedere il cartello dei -5 Km al traguardo che scorreranno veloci sul Miolungo percorso in leggera discesa e che porta all’Arrivo presso il Cupolone di Sant’Angelo Lodigiano.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.